Oh! je voudrais tant que tu te souviennes
Des jours heureux où nous étions amis
En ce temps-là la vie était plus belle,
Et le soleil plus brûlant qu’aujourd’hui
Les feuilles mortes se ramassent à la pelle
Tu vois, je n’ai pas oublié…
Les feuilles mortes se ramassent à la pelle,
Les souvenirs et les regrets aussi
Et le vent du nord les emporte
Dans la nuit froide de l’oubli.
Tu vois, je n’ai pas oublié
La chanson que tu me chantais.
C’est une chanson qui nous ressemble
Toi, tu m’aimais et je t’aimais
Et nous vivions tous deux ensemble
Toi qui m’aimais, moi qui t’aimais
Mais la vie sépare ceux qui s’aiment
Tout doucement, sans faire de bruit
Et la mer efface sur le sable
Les pas des amants désunis.
Les feuilles mortes se ramassent à la pelle,
Les souvenirs et les regrets aussi
Mais mon amour silencieux et fidèle
Sourit toujours et remercie la vie
Je t’aimais tant, tu étais si jolie,
Comment veux-tu que je t’oublie?
En ce temps-là, la vie était plus belle
Et le soleil plus brûlant qu’aujourd’hui
Tu étais ma plus douce amie
Mais je n’ai que faire des regrets
Et la chanson que tu chantais
Toujours, toujours je l’entendrai!
C’est une chanson qui nous ressemble
Toi, tu m’aimais et je t’aimais
Et nous vivions tous deux ensemble
Toi qui m’aimais, moi qui t’aimais
Mais la vie sépare ceux qui s’aiment
Tout doucement, sans faire de bruit
Et la mer efface sur le sable
Les pas des amants désunis.
Parole: Jacques Prevert
Musica: Joseph Kosma
Voce: Yves Montand
Traduzione:
LE FOGLIE MORTE
Oh, vorrei tanto che anche tu ricordassi
i giorni felici del nostro amore
Com’era più bella la vita
E com’era più bruciante il sole
Le foglie morte cadono a mucchi…
Vedi: non ho dimenticato
Le foglie morte cadono a mucchi
come i ricordi, e i rimpianti
e il vento del nord porta via tutto
nella più fredda notte che dimentica
Vedi: non ho dimenticato
la canzone che mi cantavi
È una canzone che ci somiglia
Tu che mi amavi
e io ti amavo
E vivevamo, noi due, insieme
tu che mi amavi
io che ti amavo
Ma la vita separa chi si ama
piano piano
senza nessun rumore
e il mare cancella sulla sabbia
i passi degli amanti
Le foglie morte cadono a mucchi
e come loro i ricordi, i rimpianti
Ma il mio fedele e silenzioso amore
sorride ancora, dice grazie alla vita
Ti amavo tanto, eri così bella
Come potrei dimenticarti
Com’era più bella la vita
e com’era più bruciante il sole
Eri la mia più dolce amica…
Ma non ho ormai che rimpianti
E la canzone che tu cantavi
la sentirò per sempre
È una canzone che ci somiglia
Tu che mi amavi
io che ti amavo
Ma la vita separa chi si ama
piano piano
senza nessun rumore
e il mare cancella sulla sabbia
i passi degli amanti divisi.
Jacques Prevert nacque a Neuilly-sur-Seine?, verso la mezzanotte del 4 febbraio 1900, secondo di tre fratelli, da André, il quale, pur provenendo da una ricca famiglia conduceva una vita modesta per le passioni per l’alcool e la politica, e da Michele, una donna dolce e saggia. Ebbe comunque un’infanzia serena e dimostrò un carattere allegro, ma insofferente della rigida disciplina e del grigiore scolastico. Si appassionò prestissimo al cinematografo e al teatro, dove andava col padre che era critico teatrale. Conobbe André Breton, Raymond Queneau e i surrealisti che lo conquistarono. Negli anni tra il 1932 ed il 1937 si dedicò al teatro, e scrisse testi messi in scena dal “Groupe Octobre”, una compagnia teatrale di sinistra. Lavorò anche nel cinema e nel mondo della musica; i testi delle sue prime canzoni, musicate da Joseph Kosma, verranno interpretate da cantanti famosi come Juliette Grèco e Yves Montand. Nel 1938 scrisse il soggetto per un film di M. Carnè, il celebre ‘Porto delle nebbie, interpretato da J. Gabin. Gli anni dal 1939 al ’44 sono caratterizzati dalla sua attività cinematografica, ma nel 1945 rappresenta in teatro un balletto cui collabora anche P. Picasso. Nel 1945 pubblica la raccolta di poesia ‘Parole’. Tra il 1951 ed il 1955 escono altre sue raccolte e nel 1955 è pubblicata ‘La pioggia e il bel tempo’ In quegli anni comincia a dedicarsi ad un’altra attività artistica, quella deilcollages, che due anni dopo esporrà alla galleria Maeght e scrive due saggi: ‘L’univers de Klee’ e ‘Joan Mirò’. Nel 1963 pubblicò ‘Histories et d’autres histories’ . Nel 1972 la raccolta ‘Choses et autres’. Nel 1976, ‘Arbres’. Morì a Parigi l’11 aprile 1977.
BIOGRAFIA DI YVES MONTAND
Yves Montand, al secolo Ivo Livi, nacque il 13 ottobre 1921 a Monsummano Alto, in provincia di Pistoia. Italianissimo dunque, anche se nel 1924 fu costretto con la famiglia a emigrare a Marsiglia, in fuga dal regime fascista; tutta la sua storia artistica si è poi svolta in Francia, diventando a tutti gli effetti un oriundo di quel paese.
A qualche anno dal suo trasferimento forzato Montand ha modo di mettere in luce, nelle ricca e articolata vita parigina (che offriva da questo punto di vista più possibilità della provinciale Italia) le sue qualità di fine attore e chansonnier suadente, che lo imporranno al grande pubblico come figura alta e rispettabile.
Artista versatile, recita nel suo primo film “Mentre Parigi dorme” nel 1946, sotto la regia di Marcel Carné, un nume tutelare della settima arte e Nathalie Nattier. In quegli anni avviene il colpo di fortuna: Joseph Kosma compone per il film, su parole di Prévert, la canzone “Les feuilles mortes” e lui la porta al successo nel mondo intero. Un brano malinconico e delicato che ha fatto storia, poi sfruttato fino all’inverosimile come “standard” da centinaia di jazzisti.
Amico di star come Edith Piaf e Simone Signoret, fu introdotto da queste nel giro del grande cinema e si mosse con disinvoltura dalla commedia al dramma fino a diventare l’invidiatissimo partner di Marilyn Monroe in “Facciamo l’amore” (1960). Tra gli anni ’70 e gli anni ’80 tratteggerà figure di uomini un po’ segnati dalla vita ma mai del tutto vinti con la regia di Sautet. Il regista Costa Gavras lo volle per i suoi film “Z L’orgia del potere”, “La confessione” e “L’Amerikano”.
Come scrive mirabilmente Giancarlo Zappoli nel dizionario Farinotti “Per chi aveva vent’anni nel ’68, il volto di Montand (trasmutante da un sorriso disarmante a una pensosità matura) era strettamente legato ai personaggi dal contenuto altamente politico offertigli da Costa Gavras. Dalla sua recitazione emergeva una passione politica orientata a sinistra ma già pronta al disincanto onesto quello cioè che vede gli errori commessi ma non per questo rinnega gli ideali”.
Anche i suoi amori sono stati celebri, a partire da Edith Piaf, che dal 1944 gli è stata accanto per tre anni, guidandolo con intelligenza e avviandone l’evoluzione verso la canzone popolare parigina, fino a Simone Signoret che sposò nel 1951 e con cui formò nella vita – come in scena – una coppia leggendaria. Yves Montand è morto il 9 novembre 1991, all’età di 70 anni. FONTE
BIOGRAFIA DI JOSEPH KOSMA
Nasce in Ungheria nel 1905. Dopo gli studi al Conservatorio di Budapest, dal 1933 si stabilisce a Parigi affermandosi come autore di musiche per film, balletti e pantomime e di numerose canzoni di successo internazionale, su testi di poeti come J. Prévert (Les feuilles mortes, Barbara, Inventaire), R. Queneau (Si tu t’imagines) e L. Aragon (La belle jambe). Nel cinema offre esemplari partiture a registi quali Jean Renoir e, soprattutto, Marcel Carné. Muore in Francia nel 1969.