Di Vanna Marinozzi
Alberto da giorni si chiede cosa stia succedendo.Agosto è un mese tremendo per i cani. Soffrono il caldo. Alberto è il mio splendido meticcio figlio di madre tedesca e padre scozzese.Dolce, timido, elegante, dai facili entusiasmi, conosce quattro lingue, le sue due di origine, più ovviamente l’italiano e lo spagnolo. Il suo libro preferito è “Il grande Gatsby”, per la musica diventa prepotente, ascolta solo Schubert. Lo delizia.Introverso e con una calligrafia praticamente illeggibile. Ogni tanto si apre alla realtà. “Non è facile trovare lavoro Alberto, lo sai!?!” E’ sempre così e cominci a rinfacciarmi le tue origini. “Ok., sì Rin Tin Tin ce l’ha fatta, è vero però non puoi…. Sì, Lassie è nella storia, è vero, ma tu sei Alberto!!! Rientra nella realtà. Sei ancora senza un lavoro!?!”Abbassa regolarmente le orecchie, se ne va nella sua stanza e per ore non sento più niente.E’ dura la nostra convivenza. A volte giorni e giorni di silenzio.Alberto ovviamente ama l’inverno dove di fronte al mare seduto per ore guarda l’orizzonte e sogna….Sogna un sogno che solo lui può pensare avverarsi.Dovrei pensare ad uno psicanalista. Gli farebbe sicuramente bene. Beh, se racconto cosa sogna, tutti, ma dico tutti, lo prendono per pazzo. Lo rinchiudono, e forse se abbaia lo legano anche. Sì andrebbe sicuramente così.Beh, ragazzi, facciamoci due risate. Alberto quando si apre con me, per fortuna solo raramente se no poi mi fa pensare troppo e questo proprio non mi va. Quando Alberto sul letto comincia a parlarmi, va in un’altra dimensione, è come se vedesse un quadro ben chiaro nella mente e comincia: “Lontani sono i tempi in cui in un paese senza più nome con un accenno ci davamo appuntamento per la solita scorribanda notturna in branco. Ognuno di un colore diverso, felici, liberi, amici, sempre a caccia di una nuova avventura e quando improvvisamente spuntava la luna intonavamo tutti insieme una canzone blues…”.
Beh ecco…. Alberto è così. Alberto parla in maniera difficile, forse si crede un poeta. Beh, buonanotte Alberto, mi chiedo, dove hai messo il collare?!?!?