di Marco Micucci
“TUTTI A DESTRA, TUTTI A SINISTRA” – COME INIZIARE MAGNIFICAMENTE UNA SERATA CON QUEL CANE RANDAGIO DI TOM WAITS, RITROVARSI A DIFENDERE NEGRI E FROCI, PRENDERE PER QUESTO TANTE BOTTE DA UNO DI SINISTRA E NONOSTANTE CIO’ RIUSCIRE A RIDERE GRAZIE A QUEL SIMPATICONE DI MR. (S)TOD’S
Quando vide avvicinarsi le lucine blu lampeggianti capì che qualcosa non era andato per il verso giusto. Cercò di alzarsi ma riuscì soltanto a sollevare un poco il capo da terra. Perché tutta quella gente intorno? In due lo presero e lo misero su una barella.
Eppure ricordava di una serata iniziata magnificamente in casa. Aveva cenato in compagnia del genio di Tom Waits che per un’ora buona lo aveva riconciliato col mondo a suon di cani randagi, strumenti gracchianti e voci raspate. Poi era uscito, anzi fuggito da casa, perché il caldo afoso di quei giorni avevano reso l’appartamento in cui abitava un vero e proprio forno crematorio…
Ecco! Tutto era iniziato da lì!
– A casa mia sembra di stare in un forno crematorio – aveva detto al suo amico barman che al di là del bancone gli stava preparando il solito mojito.
– Ne avrei da far venire a casa tua allora. Froci, negri, zingari, romeni e cinesi del cazzo!
Il tipo si era preso la libertà di intervenire. Lo aveva fatto nel modo peggiore: non stava affatto scherzando.
– Scusa?
L’amico barman aveva alzato lo sguardo senza dire una parola, il mojito era quasi pronto.
Decise di attaccare: – Ehi! Ho una notizia per te! Sono frocio e di solito mi faccio inculare dai negri!
– Allora stai bene nel tuo forno crematorio – rispose l’altro.
– Sai che giorno è oggi? – chiese al tipo.
– 14 luglio 2008 – sentenziò in modo deciso.
– Sai cosa stavano facendo i fascisti esattamente 70 anni fa? Pubblicavano il Manifesto sulla Purezza della Razza!
– Non parlare di fascisti a me! Mio nonno era un partigiano, io sono di sinistra, hai proprio sbagliato bersaglio amico!
– Bella sinistra la tua.
– Senti, ho bevuto un po’ e ieri ho scoperto di avere una moglie zoccola, se dici un’altra parola ti riempio di botte.
In effetti un’altra parola gliela disse ma proprio non ricordava cosa.
Il tipo era parecchio grosso. Da terra, sanguinante, potè sentire calci ovunque, tutti stranamente poco dolorosi.
Pensò che tutto dipendesse dalle morbide scarpe (S)Tod’s nuove fiammanti calzate dal tipo, pelle buona quella, sicuramente vitello, mica cazzi.
– Che diavolo hai combinato, guarda come ti hanno conciato! – attaccò uno dei soccorritori nell’ambulanza che lo stava trasportando verso l’ospedale.
– È colpa dell’Italia, ma quante sinistre ci sono in questo cazzo di Paese?
Il ragazzo dell’ambulanza fece finta di niente.
– Era pieno di gente, perché non lo hanno fermato? – si limitò a domandare.
– Italia del cazzo, troppe sinistre, succedono queste cose e pensi che tutto sia normale… Dove mi portate?
– Ti ricoverano, dovranno sistemarti un po’. Il reparto è buono, stanotte riuscirai a riposare. Tutti quelli che stanno lì dormono tranquilli e sereni.
– Già – disse – tutti cerchiamo di dormire tranquilli e sereni, poi succedono queste cose e nessuno se ne accorge.-
Uscì dall’ambulanza da solo, senza l’aiuto dei due ragazzi. Di là della recinzione che separava l’area ospedaliera dalla strada riuscì ad intravedere un cartellone che pubblicizzava le bellezze della sua regione: “Nelle Marche vivi tranquillo!” e a dirglielo era proprio un sorridente Mr. (S)Tod’s.
Provò a ridere anche lui ma le costole rotte non glielo permisero. Allora pensò. Pensò ai 70 anni dalle leggi razziali, ai forni crematori. Pensò che ormai i nuovi squadristi fascisti potevano essere anche di sinistra e che i vecchi stivali erano stati sostituiti da più comode e morbide scarpe (S)Tod’s. Pensò anche che con il suo sangue aveva macchiato le fiammanti (S)Tod’s del tipo di sinistra, 200 Euro buttati nel cesso, lo stronzo!
Stavolta non riuscì a non ridere e questa volta inevitabilmente sentì dolore, ma nemmeno tanto.