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Il festival

La Punta della Lingua è un festival di poesia di rilievo internazionale che nel 2017 festeggerà la sua dodicesima edizione.
Segnalato più volte su Rai Radio 3, Sky Arte HD, quotidiani come «Il Corriere della Sera», «Il Messaggero», «Il Resto del Carlino», «Il Mattino», «il manifesto» e settimanali come «L’Espresso», «Sette» e «Il Venerdì di Repubblica».
La Punta della Lingua promuove da 11 anni l’arte poetica nelle sue molteplici varianti e contaminazioni con le altre arti, dal teatro alla musica, e con i social network, tramite la Facebook Poetry, ormai adottata anche da altri Festival.

Gli ospiti

Gli appuntamenti del Festival sono pensati e realizzati per coinvolgere un vasto pubblico, che valica i presunti consueti confini della poesia, coinvolgendo personaggi del teatro, della musica e del cinema, ma sempre in funzione di un preciso progetto culturale:
Toni Servillo sulla poesia napoletana
Ascanio Celestini per un tributo al poeta-operaio Luigi Di Ruscio
Alessandro Bergonzoni per una celebrazione sui generis del centenario del Futurismo
Antonio Rezza per il cinquantenario del Gruppo 63
David Riondino per un omaggio al poeta in dialetto Franco Scataglini e molti altri.
Fra i maggiori ospiti internazionali:
John Giorno (USA)
Billy Collins (USA)
Roger Mc Gough (UK)
Adam Zagajewski (Polonia)
Dürs Grunbein (Germania)
Tony Harrison (UK)

La direzione artistica

Il Festival è diretto dal poeta Luigi Socci e dal critico Valerio Cuccaroni.
Luigi Socci, autore del libro Il rovescio del dolore (ed. Italic/Pequod), è fra i più apprezzati poeti della sua generazione, a livello nazionale e internazionale, sia per la qualità delle sue poesie (tradotte in varie lingue, fra cui inglese, spagnolo, russo), sia perché è considerato «uno dei più efficaci performer in assoluto» (Andrea Cortellessa). Dirige la collana La Punta della Lingua per Italic / Pequod.
Valerio Cuccaroni è dottore in Italianistica all’Università di Bologna e alla Sorbona di Parigi, collabora con la rivista «Poesia» e dirige la collana Argo dell’editore Gwynplaine, per cui ha curato l’antologia di poesia italiana in dialetto e in altre lingue minoritarie L’Italia a pezzi.

Il pubblico

Il pubblico del Festival, transgenerazionale, è composto da appassionati, addetti ai lavori, turisti, ma anche da tanti curiosi, attratti dai luoghi e dalle particolari formule proposte. Di anno in anno più numeroso, conta molte migliaia di spettatori a edizione, con picchi di oltre 1000 a evento, per gli ospiti di maggior richiamo. Particolare attenzione è dedicata al mondo giovanile, con incontri e laboratori, Poetry Slam, Video Poesia e, di nostra invenzione, la Facebook Poetry.

I luoghi

I luoghi del Festival sono eccellenze del patrimonio storico, architettonico e paesaggistico di Ancona e del Parco del Conero, scelti per garantire un’esperienza estetica e culturale a più livelli, con attività originali come i reading nelle grotte e le escursioni notturne nella selva del Monte Conero.

Il bookshop

Il bookshop itinerante del Festival, in collaborazione con la libreria Feltrinelli di Ancona, accompagna le iniziative, offrendo al pubblico la possibilità di coltivare anche in privato l’amore per la poesia, oltre gli eventi.