Franco Scataglini è considerato uno dei maggiori poeti del secondo Novecento. Nato ad Ancona nel 1930, privo di studi regolari, Scataglini esordì come poeta all’età di vent’anni, pubblicando un volume di versi in italiano, intitolato “Echi”. Insoddisfatto della sua scarsa padronanza della lingua letteraria, Scataglini decise però di abbandonare la poesia, per dedicarsi ad un lungo apprendistato individuale. La sua passione per i versi lo portò quindi ad immergersi nella lettura e nell’analisi dei maggiori poeti suoi contemporanei, da Caproni a Saba, da Penna a Pasolini. E fu proprio entrando in contatto con la poesia di Pasolini, segnata in profondità dall’amore per il dialetto friulano e la poesia volgare del 1200, che Scataglini arriverà a riconoscere nel dialetto anconitano uno strumento a lui più congeniale, rispetto all’italiano, per comporre versi. Dopo aver approfondito lo studio dei poeti delle origini, siciliani, toscani e provenzali, nel 1973 Scataglini pubblica dunque il suo primo libro di versi in dialetto, “E per un frutto piace tutto un orto”. Comincia così un lungo tragitto, che porta infine Scataglini ad ottenere una certa notorietà, nei ristretti circoli della poesia italiana. Nel 1987 il prestigioso editore Scheiwiller pubblica, infatti, una raccolta intitolata “Rimario agontano”, che contiene una selezione di tutte le poesie dialettali scritte da Scataglini fra il 1968 e il 1986. L’introduzione sarà curata da uno dei maggiori specialisti italiani di poesia dialettale, Franco Brevini. All’attività di poeta Scataglini affiancò quella di pittore amatoriale, di critico letterario, e di traduttore. E sarà proprio la traduzione del poema medievale “Le roman de la rose”, pubblicata da Einuadi nel 1992 con il titolo “La rosa”, a consacrare definitivamente Scataglini. Nel 1995 Mondadori pubblicherà infine il poema autobiografico postumo “El sol”, al quale Scataglini aveva lavorato fino alla sua morte, avvenuta nel 1994.
Sito ufficiale: www.scataglini.it
Iniziative di Nie Wiem per Scataglini: