“La poesia vien di notte con le scarpe tutte rotte”.
Per l’Epifania torna Poegator, installato direttamente sul sito di Argo.
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«C’erano una volta gli aggregatori di poesia. Tra gli anni 90 e la fine del secolo questi strani ‘ibridi’ si occupavano di riunire sul medesimo sito il maggior numero possibile di articoli e post riguardanti la poesia che venivano pubblicati in Rete. Era l’epoca dei ‘blog’, ricordate? Bastava collegarsi a uno di questi aggregatori per avere un panorama di molte delle uscite ‘poetiche’ di quel giorno. Un aggregatore funzionava (e funziona) ricevendo e pubblicando le Feed RSS dei singoli siti e che vengono rilasciate ad ogni nuova pubblicazione. Ce n’erano vari, il primo probabilmente fu Poecast, seguì di lì a poco, sul sito di Absoluteville, Poegator.
Poi, con il nuovo secolo è arrivato Facebook, che in realtà, da un certo punto di vista altro non è che un grande, complesso, dilagante aggregatore, e poi Twitter e tutti i social… E gli aggregatori sono morti.
Molti di noi, che si interessano di poesia e letteratura in modo costante e approfondito usano ormai proprio Facebook come una sorta di aggregatore di poesia, che funziona sulla base di pagine personali e professionali che scegliamo proprio con l’intenzione di essere informati su ciò che accade in Rete e che riguarda poesia e letteratura.Tutto bene, ovviamente, se non fosse che Facebook (ma anche gli altri social) ha il vizietto di spiarci e prendere nota delle nostre abitudini e preferenze, anche in campo letterario.
Accade così che i suoi servizievoli algoritmi facciano in modo che sulla nostra home page appaiono soprattutto, se non soltanto, le news delle pagine che seguiamo, di autori che concordiamo e a cui destiniamo i nostri like, lasciandoci all’oscuro di molto altro. Facebook ci tiene rigidamente reclusi nella nostra ‘bolla’, una bolla che noi stessi collaboriamo a costruire.
Ecco perché abbiamo pensato che rilanciare un aggregatore di poesia e letteratura oggi fosse indispensabile: per offrire la possibilità di conoscere in tempo reale la maggior parte di quanto viene giornalmente pubblicato e che riguarda la poesia e la letteratura in generale, anche e soprattutto fuori dalla nostra bolla.Al di là dei muri di gomma di Facebook e dei suoi algoritmi c’è vita, c’è un mondo che non conosciamo o con cui non concordiamo che potrebbe, vorrebbe, dovrebbe dialogare con noi.»
Immagine di copertina gentilmente concessa da Gianluca Abbate