Poegator 2.0 ⥀ Torna l’aggregatore di poesia

  • Tempo di lettura:3 minuti di lettura

“La poesia vien di notte con le scarpe tutte rotte”.

Per l’Epifania torna Poegator, installato direttamente sul sito di Argo.

Vuoi inserire il tuo sito nel nostro aggregatore?
Scrivici a poegator2@argonline.it ed i nostri redattori analizzeranno i contenuti del tuo sito!
«C’erano una volta gli aggregatori di poesia. Tra gli anni 90 e la fine del secolo questi strani ‘ibridi’ si occupavano di riunire sul medesimo sito il maggior numero possibile di articoli e post riguardanti la poesia che venivano pubblicati in Rete. Era l’epoca dei ‘blog’, ricordate? Bastava collegarsi a uno di questi aggregatori per avere un panorama di molte delle uscite ‘poetiche’ di quel giorno. Un aggregatore funzionava (e funziona) ricevendo e pubblicando le Feed RSS dei singoli siti e che vengono rilasciate ad ogni nuova pubblicazione. Ce n’erano vari, il primo probabilmente fu Poecast, seguì di lì a poco, sul sito di Absoluteville, Poegator.
Poi, con il nuovo secolo è arrivato Facebook, che in realtà, da un certo punto di vista altro non è che un grande, complesso, dilagante aggregatore, e poi Twitter e tutti i social… E gli aggregatori sono morti.
Molti di noi, che si interessano di poesia e letteratura in modo costante e approfondito usano ormai proprio Facebook come una sorta di aggregatore di poesia, che funziona sulla base di pagine personali e professionali che scegliamo proprio con l’intenzione di essere informati su ciò che accade in Rete e che riguarda poesia e letteratura.Tutto bene, ovviamente, se non fosse che Facebook (ma anche gli altri social) ha il vizietto di spiarci e prendere nota delle nostre abitudini e preferenze, anche in campo letterario.
Accade così che i suoi servizievoli algoritmi facciano in modo che sulla nostra home page appaiono soprattutto, se non soltanto, le news delle pagine che seguiamo, di autori che concordiamo e a cui destiniamo i nostri like, lasciandoci all’oscuro di molto altro. Facebook ci tiene rigidamente reclusi nella nostra ‘bolla’, una bolla che noi stessi collaboriamo a costruire.
Ecco perché abbiamo pensato che rilanciare un aggregatore di poesia e letteratura oggi fosse indispensabile: per offrire la possibilità di conoscere in tempo reale la maggior parte di quanto viene giornalmente pubblicato e che riguarda la poesia e la letteratura in generale, anche e soprattutto fuori dalla nostra bolla.Al di là dei muri di gomma di Facebook e dei suoi algoritmi c’è vita, c’è un mondo che non conosciamo o con cui non concordiamo che potrebbe, vorrebbe, dovrebbe dialogare con noi.»

Immagine di copertina gentilmente concessa da Gianluca Abbate